Il prezzo del vino online vs on site: quali vantaggi per il consumatore?

14.09.2016 - Tempo di lettura: 5'
Il prezzo del vino online vs on site: quali vantaggi per il consumatore?

Nel 2003 il sociologo Ulderico Bernardi definiva il vino: un prodotto culturale fondamentale, utilizzato per trasmettere abitudini, costumi e tradizioni. Nel suo lavoro “La festa delle vigne. Il vino: storia, riti, poesia”, l’autore descriveva il ruolo del vino nella cultura del cibo scrivendo:

”tra tutte le cose, il vino più di tutte ha il compito di commemorare, onorare e celebrare. In comunità e non in solitudine. Quando un bicchiere di vino è sorseggiato insieme ad altri, il tempo sacro della comunità invade quello profano della società. Tutto il resto è ordinario, individuale, potere e soprattutto, presente”.
Al di là della visione poetica e culturale che avvolge il settore vinicolo, non bisogna mai dimenticare che è anch’esso caratterizzato da numeri, quantità e più in generale da dati.

Il prezzo di una bottiglia: una variabile di acquisto importante

Una delle variabili che maggiormente incide sul processo di acquisto di una bottiglia, sia che si voglia festeggiare una “grande occasione” oppure semplicemente trascorrere del tempo a cena con gli amici, è rappresentata dal prezzo. Questo accade soprattutto quando si ricorre alla GDO dove, a differenza delle enoteche o delle piattaforme di e-commerce specializzate, a meno che non si finisca per esser colpiti dal richiamo della “grande etichetta” o si scelga di seguire i consigli di un amico che ne sa qualcosa in più di noi, il prezzo ha ancora un peso preponderante nella scelta del consumatore.

Da qui nasce la curiosità di affrontare l’argomento, scegliendo però di approfondire la differenza tra i prezzi praticati “online” da quelli “on site”. Scelgo di proposito di non entrare nel discorso “qualità/prezzo” (anche perché non basterebbe un articolo dedicato all’argomento, in aggiunta al fatto che qui le variabili oggettive farebbero pian piano spazio a quelle soggettive).
In un mio recente articolo dal titolo “5 casi di e-commerce del vino che funzionano”, ho avuto modo di approfondire la differenza tra chi sceglie di vendere il proprio vino attraverso un sito web di proprietà e chi, invece, sceglie di affidarsi a portali specializzati. Rispetto alla seconda opzione, un’indagine condotta nel 2014 da Business International, ha classificato i diversi siti di aggregazione d’offerta presenti online, suddividendoli per posizionamento sul mercato rispetto ai principali competitor (fig. 1).

tabella_vino_online_vs_offline

Nella parte sinistra della figura, si possono osservare il valore del prezzo medio per bottiglia e le etichette presenti nell’assortimento di ciascun distributore. Malgrado il proliferare di nuovi e-commerce, start up e retailer, manca ancora un punto di riferimento per il settore. Infatti, non esiste per il mondo del vino online ciò che yoox.com e zalando.it sono per il settore della moda.
Per quanto riguarda i marketplace come eBay ed Amazon, invece, essi ricoprono un ruolo dominante nel mercato. Se oggi su eBay digiti la parola “vino”, compaiono circa 300 mila inserzioni. L’anno scorso, infatti, eBay ha creato una verticale sull’enogastronomia italiana chiamata eBay Gusto, che nei primi 6 mesi di attività ha già segnato in generale un incremento delle vendite del 49% ed un +38% solo per il vino; questo significa: una bottiglia venduta ogni 90 secondi.

Conviene di più comprare vino online oppure “on site”?

Senza avere la pretesa di produrre dati statisticamente rilevanti, ma solo curiosi spunti di riflessione, sono stati messi a confronto i prezzi, online e nella GDO, praticati per una stessa etichetta.

Prendiamo ad esempio una delle denominazioni italiane più famose al mondo, il Brunello di Montalcino, prodotto da una delle storiche aziende toscane, Cantine Banfi: cosa verrà fuori?

Immagine_Montalcino_ecommerce

Dalla figura emerge che il prezzo per una bottiglia di Brunello di Montalcino (annata 2011), su Trovavino.it è di 25,86 euro (più 6,95 euro per le spese di spedizione). La stessa bottiglia, su Vinitalywineclub.com presenta un prezzo paria a 30 euro, più 5,90 euro per la spedizione. Guardando negli scaffali della GDO, invece, il vino in questione mostra a cartellino un prezzo medio di 29,90 euro. In sintesi, il prezzo “online” sembra differire da quello “on site”, solo per i costi di spedizione.
Consapevole che le osservazioni appena descritte non possono essere generalizzate e quindi non possono rappresentare la regola, sicuramente è possibile concludere che il prezzo medio per questa bottiglia non si allontana da quello appena descritto.

Tutti i vantaggi dello shop online

C’è da dire che dedicare un’oretta del proprio tempo alla scelta di un vino nell’enoteca di fiducia mantiene ancora il suo fascino, ma purtroppo il tempo che abbiamo a disposizione è sempre più esiguo. Affidarsi ad un e-commerce specializzato rappresenta però – per una serie di ragioni – una validissima alternativa. Innanzitutto la possibilità di scelta dell’etichetta “giusta” si amplia notevolmente (perfino l’enoteca più fornita, non potrà mai offrire la gamma di prodotti potenzialmente presente sul mercato online); in aggiunta, ormai anche gli shop online, come quelli tradizionali, presentano continuamente offerte vantaggiose.
Passando a cose meno banali, l’e-commerce gioca un ruolo strategico e di vantaggio competitivo soprattutto ai fini del superamento dei problemi logistici. Infatti lo “shop online” permette a chi abita nelle zone più periferiche del Paese (si pensi alle isole oppure alle zone di montagna) di acquistare una bottiglia comodamente da casa, minimizzando gli sforzi e massimizzando la soddisfazione.
Di contro, però, queste località presentano ancora oggi problemi di connettività e questo ha un impatto negativo sulla possibilità di espansione e consolidamento del mercato.
Per concludere, possiamo certamente affermare che la comodità e la semplicità con le quali si acquista un vino online sembra “non avere prezzo”!

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