Crisi d’impresa, entrata in vigore e novità 2021

16.04.2021 - Tempo di lettura: 5'
Crisi d’impresa, entrata in vigore e novità 2021

Il Codice della crisi d’impresa e d’insolvenza entrerà in vigore il 1° settembre 2021. A stabilirlo il Decreto Liquidità che, appurate le difficoltà legate all’emergenza Coronavirus, ha fatto slittare l’introduzione del nuovo Codice, inizialmente previsto per il 15 agosto 2020.

Contestualmente slitta anche il Sistema di allerta, garantendo una boccata d’ossigeno alle imprese che altrimenti avrebbero incontrato non poche difficoltà. Analizziamo quindi cosa sono il Codice della crisi d’impresa, il Sistema di allerta e quali sono le novità principali previste per il 2021.

Stato di crisi d’impresa: a cosa ci si riferisce?

Secondo le novità introdotte dalle correzioni del legislatore ora per Stato di Crisi non si fa più riferimento alla “difficoltà economico-finanziaria” di un’azienda, ma bensì allo “squilibrio economico-finanziario”, condizione che in sé potrebbe determinare una probabile insolvenza. La nuova definizione inserita nel Codice di crisi d’impresa ha l’obiettivo di ridurre le segnalazioni degli istituti di credito, spesso troppo anticipate e foriere di problematiche complicate per la continuità operativa delle aziende.

Le novità del Codice della crisi d’impresa e d’insolvenza

Vediamo ora tutte le principali novità che porta il Codice della crisi d’impresa 2021, in vigore ufficialmente dal 1° settembre 2021:

  • Eliminazione del termine “fallimento” e sostituzione con “liquidazione giudiziale”. Questo già avviene in molti altri paesi ed è una scelta finalizzata a eliminare il discredito sociale che si abbina alla parola “fallito”.
  • Introduzione del Sistema di allerta per portare alla luce situazioni di crisi in tempi tali da poter intervenire.
  • Per superare la crisi si dà priorità agli interventi in grado di assicurare continuità
  • Riduzione dei costi e della durata delle procedure concorsuali.
  • Armonizzazione delle procedure di gestione della crisi con forme di tutela occupazionale e del reddito di lavoro.

Sistema di allerta: cos’è?

Il Sistema d’allerta, principale novità inserita nel Codice di crisi d’impresa, riguarda l’analisi preventiva di eventuali squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario. Nello specifico lo studio di questi indicatori deve scongiurare un’eventuale crisi d’impresa e quindi garantire:

  • sostenibilità dei debiti dell’aziende per almeno i successivi 6 mesi;
  • prospettive di continuità aziendale per l’esercizio in corso o per i 6 mesi successivi (se la durata dell’attività aziendale, al momento della valutazione, risulta essere inferiore ai 6 mesi);
  • sostenibilità degli oneri dell’indebitamento con i propri flussi di cassa;
  • il rispetto delle scadenze dei debiti, che non devono superare i 60 giorni per i debiti riguardanti le retribuzioni e i 120 giorni per i debiti riguardanti i fornitori.

Con lo spostamento dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa, ovviamente slittano anche i paletti imposti dal Sistema di allerta. Il motivo è abbastanza chiaro: questi indicatori sono ritenuti validi dal legislatore all’interno di un quadro economico stabile, caratterizzato dalle sole oscillazioni fisiologiche del mercato. Ovviamente l’emergenza sanitaria ha creato instabilità diffusa, motivo per il quale è attualmente impossibile affidarsi con realismo al Sistema di allerta.

Codice di crisi d’impresa e Sistemi d’allerta: l’importanza del check up aziendale

Alla luce di queste novità, ogni impresa dovrà porre sempre più attenzione ad un’autovalutazione dei propri parametri e dei propri indicatori vitali. Per favorire questo processo, TeamSystem, in collaborazione con Modefinance, ha sviluppato il software Check Up Impresa.

Check Up Impresa è una soluzione in Cloud con la quale l’impresa può impostare dei percorsi guidati per monitorare l’intera attività, analizzare i parametri principali ed elaborare i giusti indici per prevenire situazioni di crisi. Con questa soluzione ogni azienda può rispettare le nuove indicazioni del Codice di crisi d’impresa in vigore dal 1° settembre 2021. Ma non solo, la versatilità di questo software consente di sfruttare tante altre funzionalità: la gestione di bilanci e tesoreria, l’elaborazione del rating MORE (che aiuta a calcolare il merito creditizio), l’analisi della Centrale Rischi e la verifica della presenza dei requisiti necessari per l’accesso a eventuali finanziamenti del Fondo di Garanzia.

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Tutte le nostre soluzioni sono finanziabili e attraverso una partnership con SIDA Group, società di consulenza finanziaria, supportiamo i nostri clienti nei processi di richiesta di questi contributi.

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