Formazione 4.0: il Mise potenzia i crediti d’imposta per le PMI

20.07.2022 - Tempo di lettura: 3'
Formazione 4.0: il Mise potenzia i crediti d’imposta per le PMI

Credito d’imposta formazione 4.0: a chi si rivolge

I benefici sono dedicati a tutte le imprese con sede nel territorio nazionale, senza distinzioni in termini di natura giuridica, settore economico di appartenenza, dimensioni, regime contabile o sistema di determinazione del reddito.

L’uso del credito d’imposta per la formazione 4.0 è vincolato dal rispetto delle normative in termini di sicurezza nei luoghi di lavoro e di versamento dei contributi a favore dei lavoratori.

Credito d’imposta formazione 4.0: i vantaggi

I vantaggi del potenziamento del credito d’imposta variano in base al tipo di impresa. In particolare, i potenziamenti riguardano:

  • Le piccole imprese: il credito è stato incrementato dal 50% al 70% delle spese ammissibili, con un limite massimo annuale di 300 mila euro
  • Le medie imprese: la somma agevolata concessa passa dal 40% al 50% su un tetto massimo di 250 mila euro

Per le grandi imprese il credito rimane pari al 30% delle spese sostenute con un limite annuale di 250 mila euro.

Le attività normative potranno essere erogate solo dai soggetti individuati dal Ministero e i risultati dovranno essere certificati secondo le modalità previste dal Ministero dello sviluppo.

Per i progetti di formazione avviati dopo l’emissione del Decreto Legge n.50 del 17 maggio 2022 che non soddisfano le condizioni poste dal decreto, le misure del credito d’imposta verranno diminuite al 40% per le piccole imprese e al 35% per le medie.

Inoltre, se i destinatari della formazione rientrano nelle categorie di lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati i benefici erogati aumentano fino al 60%. I limiti annuali, invece, rimangono fissi.

Credito d’imposta formazione 4.0: come accedere

Il credito d’imposta va indicato nella dichiarazione dei redditi del periodo d’imposta in cui sono state effettuate le spese ma anche nelle dichiarazioni successive, fino a quando si conclude la fruizione delle agevolazioni.

Il credito si può utilizzare presentando il modello F24 attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate secondo la modalità di compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui le spese di formazione sono state sostenute. Il sostenimento delle spese deve essere certificato da un revisore o da una società di revisione legale dei conti.

Le imprese beneficiarie dovranno compilare:

  • una relazione sulle modalità e i contenuti della formazione;
  • la documentazione necessaria a dimostrare la corretta fruizione del beneficio;
  • un registro con i nominativi del personale che ha ricevuto la formazione e dei docenti sia interni che esterni all’impresa.

Inoltre, per usufruire dei benefici le imprese interessate dovranno effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico. Questo serve al ministero per valutare andamento, diffusione ed efficacia delle misure.

Credito d’imposta formazione 4.0: attività e spese ammissibili

Le spese per cui è possibile richiedere le agevolazioni riguardano:

  • Assunzione di personale per formare i dipendenti;
  • Spese di viaggiomateriali o strumenti necessari per la formazione. Sono escluse le spese di alloggio tranne nel caso di lavoratori con disabilità;
  • Servizi di consulenza legati al progetto di formazione;
  • Spese di personale relative ai partecipanti e spese amministrative o generali.

Le attività di formazione ammissibili potranno riguardare i settori di venditemarketinginformaticatecnica e tecnologie di produzione 4.0. Tra queste rientrano big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security e sistemi cyber fisici. Per la produzione 4.0 la formazione potrà toccare anche gli ambiti di prototipazione rapida, sistemi di realtà virtuale o aumentata, robotica, interfaccia uomo-macchina, manifattura additiva e stampa 3D. Inoltre, si potrà svolgere formazione relativa all’Internet of Things e all’integrazione digitale dei processi aziendali.

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