Nuova sabatini 2023, Nuovo credito d’imposta e altre agevolazioni fiscali

21.03.2023 - Tempo di lettura: 4'
Nuova sabatini 2023, Nuovo credito d’imposta e altre agevolazioni fiscali

Le nuove agevolazioni fiscali 2023 rappresentano un’opportunità per le PMI italiane per accedere a finanziamenti e migliorare la propria produttività e competitività. Dalla Nuova Sabatini 2023 al Nuovo credito d’imposta le possibilità di ottenere agevolazioni sono pensate per accompagnare le imprese nel processo di digitalizzazione e di sostenibilità ambientale. Ecco una breve guida su come accedere al finanziamento giusto per la propria PMI.

Cosa è la Nuova Sabatini?

La Nuova Sabatini 2023 è una misura di agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) per facilitare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese italiane, aumentando la loro competitività.

La legge Sabatini ha fatto il suo esordio nel 1965 (D.L n 1329) e fu una delle prime norme che miravano ad agevolare le imprese con l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo italiano facilitando l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese. Modificata più volte, è stata costantemente rifinanziata con varie leggi di Bilancio.

Quest’anno, oltre allo stanziamento di ulteriori 150 milioni di euro per assicurarne la continuità operativa, sono stati aggiunti, altresì, nuovi contributi che ampliano la platea degli aventi accesso e riconfermano l’intento del Governo di spingere le PMI verso la digitalizzazione.

Come funziona la Nuova Sabatini 2023?

La Nuova Sabatini 2023 prevede contributi in conto interessi su un finanziamento o leasing bancari per agevolare e favorire il processo di digitalizzazione e investimento attraverso l’acquisto o l’acquisizione in leasing di:

  • macchinari;
  • attrezzature:
  • impianti;
  • beni strumentali ad uso produttivo;
  • hardware;
  • software e tecnologie digitali.

L’importo del finanziamento agevolabile è compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro e viene concesso dal sistema bancario fino al 100% delle spese ammissibili.

Il contributo del Ministero prevede l’abbattimento degli interessi passivi sul finanziamento o leasing bancario della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo così differenziato:

  • investimenti ordinari con un contributo ministeriale pari al 2,75% per l’abbattimento degli interessi passivi sul finanziamento o leasing bancario della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, applicabile a tutta l’offerta TeamSystem;
  • investimenti 4.0 con un contributo ministeriale pari al 3,575% per gli investimenti in tecnologie 4.0 e green (tecnologie digitali e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti), applicabile a tutta l’offerta TeamSystem Industry 4.0.

A questi si aggiungono due nuovi elementi introdotti dalla Nuova Sabatini 2023:

  • investimenti green con un contributo ministeriale pari al 3,575% alle PMI che investono in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a basso impatto ambientale, da utilizzare in programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi;
  • investimenti per il Sud con un contributo massimo del 5,5% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni del Mezzogiorno.

Come si accede alla Nuova Sabatini 2023

La circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 ha definito le nuove istruzioni necessarie per le domande che le imprese sono tenute a presentare per poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla misura. La circolare definisce, in particolare, le modalità di presentazione delle domande di agevolazione che possono accedere alla maggiorazione del contributo del 30% prevista per gli investimenti green.

Dal 1° gennaio 2023, la domanda deve essere compilata esclusivamente in via telematica attraverso la procedura disponibile sul sito web. Una volta compilata, verrà reso disponibile il Codice Unico di Progetto (CUP) da riportare nelle fatture elettroniche.

Le imprese che richiedono i finanziamenti destinati al Mezzogiorno dovranno compilare la domanda utilizzando la piattaforma Nuova Sabatini Sud, previo accreditamento.

È importante sottolineare che la domanda deve essere inviata esclusivamente da un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo PEC della banca o dell’intermediario finanziario a cui si chiede il finanziamento. In caso di richieste di integrazioni da parte degli intermediari finanziari, le imprese devono apportare le modifiche richieste sulla precedente versione del modulo di domanda (pdf editabile).

Nuovo credito d’imposta Investimenti 4.0

Anche se parliamo di “nuovo” credito d’imposta, in realtà, si tratta di modifiche che hanno depotenziato le agevolazioni previste per il 2022 come, ad esempio, il tax credit per i beni immateriali 4.0 che è sceso al 20% (fino a 1mln di euro) per il 2023.

Nonostante questo, il credito Imposta Investimenti 4.0 è in grado di incentivare le imprese che investono in beni materiali (impianti e macchinari) e beni immateriali (software e servizi), utili a far sì che le PMI diventino sempre più digitalizzate e tecnologiche.

Le nuove aliquote del Credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali 4.0 sono state introdotte a partire dal 1° gennaio 2023. Tuttavia, se tali investimenti sono stati “prenotati” entro il 31 dicembre 2022 e saranno consegnati entro il 30 novembre 2023, le aliquote vigenti nel 2022 continueranno ad essere applicabili.

Chi può accedere al Nuovo Credito d’Imposta Investimenti 4.0?

Per quanto riguarda i beneficiari del credito d’imposta, possono accedervi tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato italiano, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.

Tuttavia, sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, in concordato preventivo senza continuità o in altre procedure concorsuali, nonché le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, c. 2, D.Lgs. n. 231/2001.

Per poter beneficiare del credito d’imposta, le imprese devono rispettare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e devono adempiere correttamente agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Gli investimenti previsti il Nuovo credito d’imposta Investimenti 4.0

Gli investimenti previsti dal Nuovo credito d’imposta si dividono in tre categorie:

  1. Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite sensori e azionamenti. Questa categoria comprende, ad esempio, robot e sistemi robotizzati, magazzini automatizzati, e molto altro.
  2. Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità. Fanno parte di questa sezione, ad esempio, sistemi per l’ispezione e la caratterizzazione dei materiali, sistemi intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici.
  3. Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza in ottica 4.0.

Bisogna tenere presente che non tutti gli investimenti sono inclusi nell’agevolazione. Fanno infatti eccezione gli investimenti in:

  • fabbricati e costruzioni;
  • beni materiali strumentali con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%;
  • beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti;
  • beni indicati nella Legge di Stabilità 2016 (condutture utilizzate dalle industrie di imbottigliamento di acque minerali, dagli stabilimenti termali e idrotermali; condutture per la produzione e distribuzione di gas naturale; materiale rotabile).

Agevolazioni fiscali per il territorio

Oltre alle misure di cui abbiamo parlato il Governo ha previsto altre forme di incentivazione alla digitalizzazione pensate appositamente per il territorio alla quale la PMI appartiene.

Queste misure comprendono altri crediti d’imposta, bandi ed iniziative provinciali e regionali da verificare in base alle caratteristiche dell’azienda, alla localizzazione geografica dell’azienda e alle sue esigenze specifiche.

Bonus SUD e Mezzogiorno

Per favorire l’innovazione tecnologica nel Mezzogiorno, il credito d’imposta sui beni materiali ed immateriali viene messo a disposizione per tutte le soluzioni software con le seguenti aliquote differenziate per regioni e investimenti.

Per le regioni Basilicata, Puglia, Campania, Calabria, Molise, Sicilia e Sardegna:

  • 45% per Piccole Imprese per investimenti fino a 3 Mln €/anno;
  • 35% per Medie Imprese per investimenti fino a 10 Mln €/anno;
  • 25% per Grandi Imprese per investimenti fino a 15 Mln €/anno.

Per la regione Abruzzo:

  • 30% per Piccole Imprese per investimenti fino a 3 Mln €/anno;
  • 20% per Medie Imprese per investimenti fino a 10 Mln €/anno;
  • 10% per Grandi Imprese per investimenti fino a 15 Mln €/anno.

Bandi MISE, Regionali, Camerali

Infine, le PMI che posseggono i requisiti possono avere accesso anche alle misure Ministeriali, Regionali e Camerali messe a disposizione per le imprese del territorio italiano. Queste misure, completamente dedicate alle PMI, hanno valenza geografica e sono distinte per settore di attività, secondo il Codice Ateco. I contributi sono a fondo perduto o a tassi agevolati ma limitati nel tempo.

Agevolazioni fiscali: soluzioni TeamSystem per le PMI

Le soluzioni TeamSystem per le imprese sono pensate per supportare la crescita tecnologia e digitale delle PMI. 

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