
Quando abbiamo iniziato questo 2020 sicuramente le nostre aspettative erano molto alte e mai avremmo immaginato che quest’anno sarebbe stato fortemente condizionato dal Covid-19 e dalla pandemia.
Dal punto di vista del lavoro, senso di isolamento e ansia sono tra i sentimenti più diffusi provati dai professionisti durante questo periodo. Eppure, in un momento difficile come questo, un grosso contributo può arrivare dalla gentilezza.
La gentilezza nelle risorse umane: il concetto di “Be kind”
È un concetto di cui si parla in particolare all’estero, al grido di “Be kind”. E se pensate sia nuovo, non è proprio così. La gentilezza nel mondo HR è entrata a pieno titolo a seguito della Brexit che, nel Regno Unito, ha portato tante divisioni e tanti sconvolgimenti, anche professionali.Secondo un sondaggio realizzato da Infojobs nel novembre 2020 su quasi 2mila intervistati, c’è sempre spazio per la gentilezza e a dirlo è stato il 64,3% degli intervistati, anche se il 25,4% crede che dipenda sempre da contesto, luogo e settore professionale. Il 10,2% invece considera il mondo del lavoro molto competitivo.
Secondo il 65% delle persone che hanno partecipato al sondaggio, la gentilezza è un punto di forza aziendale.
Incide sulla produttività e può essere attuata con il welfare aziendale…
Ecco perché HR, manager e dipendenti devono considerare la gentilezza come driver aziendale: scatena, a cascata, altre reazioni, come il benessere, la positività, l’attenzione agli altri, la voglia di condividere, tutti aspetti che influiscono, lo sappiamo, anche sulla produttività. Oltre a mettere davvero le persone al centro.
...ma non solo: ecco alcune azioni gentili da fare ogni giorno (o quasi)
Si possono anche attuare azioni diverse e più “individuali”. Tra queste, per esempio, si possono regalare 3 ore libere al dipendente nel giorno del suo compleanno, che gli serviranno per stare con la famiglia o semplicemente per dedicarsi a se stesso. Si può ancora ideare un pacchetto di benvenuto per chi è appena entrato in azienda. O ancora mettere in moto delle accortezze per chi per esempio sta male ed è a casa, con un messaggio “Guarisci presto”.Oltre a queste la Fondazione non profit Random Acts of Kindness che, tra le altre cose, propone il calendario della gentilezza sul lavoro, suggerisce altre azioni. Come inviare una mail incoraggiante o dare feedback continui alle persone che stanno lavorando a un progetto: è un atteggiamento che ogni manager o responsabile dovrebbe attuare.
Dire “grazie”, ma anche dare un riscontro su come sta andando, positivo o negativo purché sia costruttivo, è sicuramente un atto di gentilezza.
Così come lo è regalare un libro che sia di ispirazione o di cui si era parlato in una pausa caffè dicendo “Devi per forza leggerlo”. E ancora finire prima una riunione o “mandare via” quel collaboratore che aveva manifestato l’esigenza di andarsene perché il figlio sta poco bene o non c’è nessuno che possa prenderlo all’asilo.
Tutto questo vale ovviamente in presenza, ma anche in smart working dove si può fare anche una cosa in più: iniziare una riunione a distanza sempre con un buongiorno e chiedendo come si sta davvero e come vanno le cose in famiglia. Le persone raccconteranno quello che vorranno raccontare, ma si sentiranno considerate e ascoltate.
In fondo basta poco, ma possiamo davvero pensare che la gentilezza sarà anche per il 2021 un vero e proprio HR trend.
