È opinione diffusa nella comunità finanziaria che la maggior parte di loro siano assoggettabili a una meccanica di scacco che Clayton Christiansen ha definito “Dilemma dell’Innovatore”.
Il cambiamento è difficile, sia per l’essere umano come singolo sia per le organizzazioni.
Conoscere i tipici ostacoli al cambiamento è il primo passo per poterli gestire ed è la base del Change Management.
Il BPI (Business Process Improvement) è un’analisi dei processi di business associata ad un’azione di miglioramento incrementale e continua nel tempo che può far parte della lean organization.
Su come guidare il cambiamento ci sono tantissimi ricercatori e consulenti che hanno pubblicato proprie teorie e modelli. Uno degli autori più classici e influenti è senza dubbio John Kotter, professore alla Harvard Business School e autore del libro "Leading Change".
Ci sono alcuni luoghi comuni da sfatare quando si parla di cambiamento e innovazione. Uno di questi tende ad associare alla parola innovazione solamente l’uscita di un nuovo prodotto; si fa quindi sempre riferimento a innovazioni di prodotto che coinvolgono il cliente finale.
L’innovazione però non è solo questo; può prendere molteplici direttrici, molte delle quali sono relative all’interno dell’azienda e non toccano direttamente i prodotti.
Sono stati individuati tanti modelli per categorizzare le innovazioni, secondo quello che approfondiamo insieme esistono 10 tipi di innovazioni differenti.
Proviamo ad immaginare un immediato prossimo futuro in cui, in sede di colloquio per un’illustre azienda manifatturiera, ci vengano richieste competenze in ambito gaming. Oggi saremo portati a pensare ad una candid camera. In realtà quello che ci viene chiesto è qualcosa di serio, anzi di Serious Game.
Questo è uno degli scenari che l’area VAM (Virtual, Augmented reality and Multimedia), unità della Divisione di Ingegneria Informatica del Consorzio CETMA di Brindisi (Centro di Progettazione, Design & Tecnologie dei Materiali), prevede nel prossimo futuro all’interno di contesti produttivi e su cui già da diversi anni sta lavorando affinando le proprie competenze: ovvero l’utilizzo di tecnologie game-based in contesti industriali, per migliorare la produttività in azienda dalla progettazione alla produzione.
Non è facile chiedere ad un esperto di parlare di lean production o lean manufacturing: su questo argomento ci si confonta già da molti anni, ma la “produzione snella” è un concetto attualissimo e per nulla scontato in azienda.
Il Prof. Tommaso Rossi, docente presso LIUC - Università Cattaneo di Castellanza (VA) fornisce un punto di vista utile, originale e spassoso su questo tema, nel corso di un ciclo di incontri dal titolo “Impresa Possibile”.