Dal rating MCC al Decreto Liquidità: cosa sapere per accedere al Fondo di Garanzia

15.07.2020 - Tempo di lettura: 4'
Dal rating MCC al Decreto Liquidità: cosa sapere per accedere al Fondo di Garanzia

Con la conversione in legge del Decreto Liquidità sono state confermate molte delle agevolazioni introdotte d’urgenza nella fase più critica dell’epidemia di Coronavirus. Tra queste, anche le misure di rafforzamento del Fondo di Garanzia per le PMI, introdotte per far fronte alle esigenze di liquidità delle imprese.

Fondo di Garanzia: come funziona

Il Fondo di Garanzia è un’importante agevolazione per l’accesso al credito delle imprese. Si tratta di un’iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico per le imprese che hanno difficoltà ad ottenere credito dagli istituti finanziari. Attraverso il Fondo di Garanzia, lo Stato rilascia una garanzia che copre una quota dell’importo del finanziamento emesso dalle banca, rendendosi garante dell’impresa affidataria in caso di insolvenza della stessa.

Una prima importante riforma del Fondo è avvenuta nel marzo del 2019. Fino ad allora, le coperture maggiori erano concesse alle imprese con una maggiore solidità economico-finanziaria. In questo modo però venivano agevolate proprio le imprese con meno difficoltà di accesso al credito. Con il nuovo sistema invece si intende beneficiare le imprese più vulnerabili e offrire coperture maggiori alle imprese che rientrano nelle fasce di rischio intermedie.
Ma come si determina la fascia di rischio in cui il soggetto rientra? Attraverso la valutazione del suo merito creditizio. Il Fondo prevede l’attribuzione ai soggetti beneficiari di un giudizio di merito di credito elaborato dal Mediocredito Centrale, il rating MCC.

Come si calcola il rating MCC

Il processo di calcolo del rating MCC è suddiviso in due moduli, ciascuno dei quali prevede l’assegnazione di un punteggio parziale:

  • il modulo economico-finanziario: valuta il soggetto sotto il profilo patrimoniale, economico e finanziario;
  • il modulo andamentale: valuta i rapporti intrattenuti dal soggetto con gli istituti creditizi.

A questi si aggiunge un blocco informativo che valuta la presenza di pregiudizievoli.

Al fine della valutazione del modulo economico-finanziario, sono richiesti i dati degli ultimi due bilanci depositati o delle ultime due dichiarazioni fiscali (modello UNICO).
Per la valutazione del modulo andamentale, sono richiesti invece i dati sui rapporti di credito intrattenuti con gli intermediari finanziari negli ultimi sei mesi. Per richiederli è necessario rivolgersi alla Centrale Rischi – il sistema informativo della Banca d’Italia che raccoglie le informazioni sui rapporti superiori a 30 mila euro tra le banche e la propria clientela – e richiedere l’accesso gratuito dei dati registrati a proprio nome. Nel caso in cui il soggetto non avesse in essere rapporti di debito o garanzia superiori a 30 mila euro, è possibile fornire i dati relativi ai contratti rateali, non rateali e carte forniti da uno o più Credit Bureau.

La valutazione finale, data dai risultati di entrambi i moduli, è espressa su una scala di 12 classi raggruppabili in 5 fasce di rischio, dove a 1 corrisponde la classe di merito creditizio più alta. La copertura varia a seconda della tipologia di finanziamento e può arrivare fino all’80% dell’importo dell’operazione finanziaria (garanzia diretta) e fino al 90% dell’importo garantito da un Confidi (riassicurazione e controgaranzia).
Ad eccezione delle start-up innovative e degli incubatori, non sono ammissibili alla garanzia pubblica le imprese che in seguito alla valutazione del Mediocredito Centrale siano risultate nella quinta e ultima fascia di rischio (fascia 5). Anche una valutazione eccellente non comporta l’accesso automatico al Fondo; sui finanziamenti fino a 12 mesi, la garanzia è preclusa alle imprese in fascia 1.

Cosa cambia con il Decreto Liquidità

Per incentivare il settore bancario a concedere finanziamenti alle imprese, il Decreto Liquidità ha snellito le procedure burocatiche per l’ottenimento della garanzia pubblica. Le principali novità possono essere riassunte in 3 punti:

  • La copertura della garanzia è stata estesa al 100% per i prestiti fino a 30 mila euro, senza alcuna valutazione del merito di credito. In questo caso le banche potranno erogare i prestiti senza attendere il via libera del Fondo di Garanzia. Fermo restando l’importo massimo di 30 mila euro, il finanziamento non può superare il 25% dei ricavi o il doppio della spesa salariale annua dell’ultimo esercizio utile.
  • La copertura della garanzia è stata estesa al 90% per tutti i finanziamenti, fino a un massimo di 5 milioni di euro per beneficiario, senza valutazione del modulo andamentale. L’importo massimo può essere raggiunto anche sommando più domande di ammontare inferiore.
  • Per importi fino a 800.000 euro, si può aggiungere la garanzia di un confidi fino a coprire 100% del finanziamento, anche in questo caso senza valutazione del modulo andamentale.

Come verificare l’ammissibilità al Fondo di Garanzia

Imprese e professionisti non possono effettuare in autonomia la richiesta per l’ottenimento della garanzia; le domande possono essere presentate esclusivamente dagli istituti bancari o dai confidi. Ma è possibile calcolare autonomamente la propria fascia di rischio.

Con il servizio Check Up Impresa è possibile verificare la propria posizione finanziaria prima di inoltrare una richiesta di credito alla banca. Il servizio permette conoscere la propria valutazione di affidabilità creditizia , analizzare facilmente la propria Centrale Rischi e calcolare autonomamente e automaticamente il rating MCC per l’accesso al Fondo di Garanzia: clicca qui per scoprire tutti i vantaggi.

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