La fine dell’anno 2021 porta con sé importanti novità nel mondo della Salute e Sicurezza sul Lavoro. La legge n.215/2021, infatti, introduce interventi importanti nell’attuale impianto normativo, puntando principalmente a rafforzare l’impegno e la consapevolezza nell’esercizio del ruolo del Datore di Lavoro e del Preposto.
Lunedì mattina. Sveglia, colazione, bimbi a scuola e…pronti di ritorno a casa per cominciare a lavorare.
Non siamo più “solo” impiegati, siamo smartworker. E questo cambio di definizione ha modificato tutta la sfera della nostra vita professionale e personale.
Le difficoltà e le contingenze di quest’ultimo periodo hanno portato a molte analisi sulla necessità di riorganizzazione del mondo del lavoro. La riflessione è nata inizialmente come un ‘correre ai ripari’ per poter consentire alle organizzazioni di mantenere una continuità operativa adeguata, ma si è ben presto trasformata in una forte attenzione al supporto che la tecnologia può fornire ai processi aziendali e alla competitività del business.
La gestione del capitale umano implica continue riflessioni metodologiche e applicative per adattarsi al meglio alle evoluzioni sociali e all’innovazione del mondo del lavoro: come possiamo valorizzare le persone e innescare un processo virtuoso di miglioramento continuo?
Da quando si è accesa la luce sulla possibilità di far lavorare le persone “in remoto” si sono aperti scenari molto interessanti e articolati. Nel favorire la flessibilità e una miglior conciliazione di vita privata e lavorativa, si sono aggiunti nel tempo pro, contro e problematiche inaspettate.
A che punto è allora la maturazione dello smart working?
All-in-one è la nuova parola d’ordine in ambito HR: ricorda All-in nel gergo del poker, cioè puntare tutto sulla propria giocata e riprende anche il concetto di One Company, così diffuso ormai nelle grandi organizzazioni per dare forte valore al senso di appartenenza. All-in-one però, non è un azzardo.