Mi occupo di informatica da quando Apple lanciò sul mercato il Macintosh 128K (quindi lascio immaginare a quale era geo-tecnologica appartengo). Sono molto curioso e questo mi ha aiutato a seguire l’evoluzione dell’informatica e della tecnologia fino ai giorni nostri, sorridendo al pensiero che oggetti descritti solo nei libri di fantascienza - la mia passione letteraria - siano oggi realtà di uso quotidiano. L'esperienza ventennale come IT Manager in aziende di diversi settori merceologici mi ha permesso di passare dall’altra parte della barricata e diventare consulente applicativo per la società di servizi tecnologici per la quale tutt’ora lavoro. Le competenze acquisite negli anni unite alle capacità relazionali e comunicative mi hanno inoltre permesso di cogliere nuove opportunità in azienda e attualmente faccio parte della divisione Marketing and Digital per il mercato Enterprise di TeamSystem. Molte delle mie passioni sono supportate da strumenti digitali: la street photography, con le storie nascoste dietro ogni scatto e raccolte in un blog. La corsa podistica su strada, con il mio fedele GPS da polso per non perdermi.
Partiamo con una constatazione: il mondo del lavoro è in profonda trasformazione, attraversato com'è da flussi che ridefiniscono i concetti di spazio e tempo, orientandoli verso strutture agili, collaborative e mobili. In questo processo di trasformazione spicca lo smart working, dove la traduzione più appropriata è “lavoro agile”.
Nel film di Charlie Chaplin “Tempi Moderni” , girato a cavallo tra la seconda e la terza rivoluzione industriale, vengono descritti in modo tragicomico i risvolti alienanti e negativi del mondo del lavoro in fabbrica, con la drastica trasformazione dei lavoratori in semplici ingranaggi all’interno di enormi catene produttive.