Il passaggio alla fatturazione elettronica non è un semplice adempimento di legge! Il risparmio legato alla dematerializzazione dei documenti, all'uso ridotto di carta, inchiostro e toner e allo spazio guadagnato grazie all'archiviazione digitale è innegabile. Ma non è l’unico vantaggio e sicuramente non il più importante.
A differenza della fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione, istituita dal d.lgs. n.127/20 e già obbligatoria da marzo 2015, la fatturazione elettronica tra privati, invece, è facoltativa. I soggetti destinatari sono le imprese, i commercianti e anche i professionisti. Ma quando entrerà in vigore e cosa comporta?
Approfondimento su casi particolari di fatturazione elettronica verso la PA come: reverse charge, esigibilità differita e split payment.
La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto una nuova modalità di fatturazione nei confronti dell’Ente Pubblico destinatario nota come split payment, che comporta uno specifico regime di applicazione dell’IVA.
Come sappiamo, la fattura è uno dei documenti contabili più importanti. Si caratterizza dal suo essere unica, bilaterale ed obbligatoria.
Con l’avvento dell’era digitale, le carte in tavola sono cambiate ed ora è subentrata la fatturazione elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione. Un ottimo strumento scelto dallo Stato Italiano per rendere più semplice e trasparente la gestione della spesa pubblica.
L’obbligo di emettere e trasmettere una fattura elettronica nei confronti delle Amministrazioni Pubbliche introdotta dalla Legge finanziaria 2008 ha portato le maggiori software house a proporre soluzioni e servizi diversificati, tra cui è difficile scegliere la proposta migliore.