L’appeal dei prodotti italiani all’estero è forte, soprattutto quando si parla di cibo e vino, eppure superare i confini europei e farsi largo fra i competitor non è così semplice. Perché?
Ogni anno il nostro Paese compete con la Francia per aggiudicarsi l’ambìto titolo di primo produttore mondiale di vino ed è di questi giorni, a chiusura del Vinitaly, la certezza che le nostre produzioni sono apprezzate in tutto il mondo e sempre più ricercate.
La ricerca ha identificato da oltre un decennio quali sono le buone prassi agricole, dette anche GAP - Good Agricultural Practices: ne è un esempio lo sviluppo di quel ramo dell’ingegneria agraria, l’ingegneria dei biosistemi, che nel settore vitivinicolo porta verso innovazioni molto importanti, volte a perseguire obiettivi sostenibili in tutto il sistema di produzione e di gestione.
Cosa hanno in comune il concorso di vini più atteso dell’anno e il software gestionale ERP?
Molto più di quanto si possa pensare, dal momento che stiamo parlando di BIWA – Best Italian Wine Awards, premiazione delle migliori 50 etichette di vino in Italia e di TeamSystem, che quest’anno è tra i principali sponsor dell’evento.
Fa parte del decreto “Campolibero”, presentato il 24 giugno 2014 e firmato l’8 gennaio scorso dal Ministro Maurizio Martina, titolare del dicastero per le politiche agricole alimentari e forestali, un importante provvedimento in materia di dematerializzazione applicata al settore agroalimentare.